Implicazioni per il paziente della qualita’ delle informazioni in rete
Quando abbiamo la necessità di risolvere un nostro problema (di qualsiasi natura) molto spesso il primo interlocutore è Internet.
Google, in questo senso, è da molti anni il leader indiscusso nella ricerca della “risposta giusta”.
Perchè alla fine, Google fa questo, e cioè rispondere alla nostra sete di sapere…
La vera questione è: COME LO FA?
Internet e Google (per semplificare in quanto ci sono decine di motori di ricerca…) offrono molteplici tipologie di risposte, ma che non necessariamente si possono definire “di qualità”.
Generalmente sta a noi scremare i risultati della ricerca e valutarne la bontà, discernere se ciò che ci viene offerto risponde adeguatamente al nostro quesito.
Ma abbiamo davvero gli strumenti per filtrare tutta questa mole di informazioni?
Purtroppo no; o per lo meno, li abbiamo tutti o in parte, se la domanda è inerente al nostro ambito lavorativo o ai nostri interessi o passioni.
Negli altri casi, tendenzialmente, valutiamo i contenuti dalla “facilità” con cui ne abbiamo accesso (perché non c’è tempo!!!), dalla loro semplicità, chiarezza e, anche se non ne siamo consapevoli, dal modo con cui sono “confezionati”, dai colori, dalla forma grafica o dalla suggestione.
Ed anche in questo caso, non siamo certi se tali informazioni siano davvero di qualità o diano una risposta ponderata e coerente con la nostra domanda.
Attenzione: non sto dicendo che tutto ciò che si trova in rete, sui social, o sui giornali sia spazzatura, anzi.
Le informazioni ci sono, ma si deve lavorare parecchio per reperirle o per essere sicuri che chi le divulga sappia quello che scrive o dice.
Le implicazioni di quanto sopra sono presto descritte.
Noi ci rivolgiamo al professionista, al ristorante, al negozio, al medico o al fisioteraposta convinti, molto spesso, che la risposta trovata sia indubbiamente quella esatta. Arriviamo ad essere, inconsciamente e generalmente in buona fede, a pensare che ciò che abbiamo scoperto ci renda più vicini a “capire” (e di questi tempi, purtroppo, anche “difenderci” dal nostro interlocutore).
Ma non ci rendiamo conto che questo, piuttosto, genera ulteriori domande, un circolo vizioso di questioni nuove e paradossalmente di sfiducia.
Ci si chiede se la persona che abbiamo davanti sia davvero in grado di aiutarci, perché:
– “Sa, internet, invece, dice che non è così…”.
– “Beh, allora, se lo dice Internet…”
Approfondimento Professionale
Le convinzioni innescate dai clinici o da internet, le consulenze ripetute con i clinici, il linguaggio tecnico dell’operatore, le dicerie o fattori culturali sono aspetti che fanno capo una serie di fattori predisponenti al “dolore cronico” che vengono definiti “Yellow Flags” o Bandiere Gialle.
“Sono fattori psicosociali e occupazionali che aumentano il rischio di sviluppo della cronicità in pazienti con LBP (dolore lombare) acuto1”.
Tali fattori sono trasversali a moltissime problematiche.
Nel caso specifico, i sopracitati sono parte dei fattori “Attitudes – Attitudini e Convinzioni” e “Diagnostic Issues – Fattori legatai alla diagnosi ed al trattamento”.
Questi fattori agiscono a livello conscio ed inconscio, modulando in negativo la percezione del dolore acuto, rendendo la persona più refrattaria al trattamento e favorendo la cronicità.
1Kendall et al. (1997), Linee Guida EB Neozelandesi LBP acuto (2004), Linee Guida EB Australiane dolore acuto (2004)
Il mio compito, pertanto, non è più solamente quello di riabilitare, ma anche e soprattutto di informare.
INFORMARE ed EDUCARE (e qui entra in gioco la mia formazione infermieristica), ricercando nuove proposte terapeutiche, aiutando a gestire il problema di salute in autonomia e spiegando, nei limiti professionali, quali sono i vantaggi e svantaggi delle procedure o i costi-benefici delle vostre decisioni in merito, in modo da darvi più strumenti possibili per accettarle e aiutarvi.
Non esitate a chiedere informazioni al vostro Medico di Base è e dovrebbe essere il primo filtro in questo senso; ma se non siete soddisfatti, contattatemi… cercheremo insieme una risposta personalizzata.
Una delle possibili, certo, ma assolutamente competente, concreta ed affidabile… di Qualità.